Una raccolta di grandi poeti italiani e stranieri per bambini
Età di lettura da 11 anni.
Donatella Bisutti
Ti amo non per chi sei ma chi sono io quando sono con te. (Roy Croft)
Park Bench by Langston Hughes
I live on a park bench.
You, Park Avenue.
Hell of a distance
between us two.
I beg a dime for dinner.
You got a butler and maid.
But I’m wakin’up!
say, ain’t you afraid
That I might, just maybe,
in a year or two,
move on over
to Park Avenue?
Traduzione
Park Bench
Vivo su una panchina del parco. Tu, Park Avenue. Una distanza infernale tra noi due.
Ti prego un centesimo per cena … Hai un maggiordomo e una cameriera. Ma mi sto svegliando! dimmi, non hai paura
che io possa, solo forse, in un anno o due, trasferirmi a Park Avenue? Langston Hughes.
Una cosa bella è una gioia per sempre.
La sua bellezza aumenta; non passerà mai
nel nulla.John Keats
Oscar Wilde
Oscar Wilde: (Dublino 16 ottobre 1854 – Parigi 30 novembre 1900) scrisse questa commovente poesia dedicandola alla sorella Isola Francesca Emily Wilde, scomparsa all’età di dieci anni.
Riposo
Tread lightly, she is near Under the snow, Speak gently, she can hear The daisies grow. All her bright golden hair Tarnished with rust, She that was young and fair Fallen to dust. Lily-like, white as snow, She hardly knew She was a woman, so Sweetly she grew. Coffin-board, heavy stone, Lie on her breast, I vex my heart alone, She is at rest. Peace, Peace, she cannot hear Lyre or sonnet, All my life’s buried here, Heap earth upon it.
Traduzione
Riposo
Cammina piano, è vicina sotto la neve, parla dolcemente, sente crescere le margherite. Tutti i suoi luminosi capelli dorati appannati dalla ruggine, lei che era giovane e bella caduta in polvere. Come un giglio, bianca come la neve, sapeva a malapena di essere una donna, così dolcemente è cresciuta. Tavola di bara, pietra pesante, sdraiati sul suo petto, io tormento solo il mio cuore, lei è a riposo. Pace, pace, lei non può ascoltare la lira o il sonetto, tutta la mia vita è sepolta qui, ammucchia terra su di essa.
Vivo per Amarti Morirò se Dovrò Dimenticarti. Jim Morrison
Pablo Neruda
Biografia
Pablo Neruda: pseudonimo
di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto
nato Parral, 12 luglio 1904
scomparso a Santiago del Cile 23 settembre 1973.
La salma di Neruda è stata riesumata dopo 40 anni dalla morte (all’inizio la Fondazione Neruda si oppose), l’8 aprile 2013 con l’obiettivo di chiarire il mistero sulla sua morte, cioè se è avvenuta per cause naturali o se si sia trattato di un omicidio.
A cosa servono i versi se non a quella notte in cui un pugnale amaro ci esplora, a quel giorno, a quel crepuscolo, a quel cantuccio offeso dove il cuore stremato dell’uomo si prepara a morire?
IF YOU FORGET ME
I want you to know one thing.
You know how this is: if I look at the crystal moon, at the red branch of the slow autumn at my window, if I touch near the fire the impalpable ash or the wrinkled body of the log, everything carries me to you, as if everything that exists, aromas, light, metals, were little boats that sail toward those isles of yours that wait for me.
Well, now, if little by little you stop loving me I shall stop loving you little by little.
If suddenly you forget me do not look for me, for I shall already have forgotten you.
If you think it long and mad, the wind of banners that passes through my life, and you decide to leave me at the shore of the heart where I have roots, remember that on that day, at that hour, I shall lift my arms and my roots will set off to seek another land.
But if each day, each hour, you feel that you are destined for me with implacable sweetness, if each day a flower climbs up to your lips to seek me, ah my love, ah my own, in me all that fire is repeated, in me nothing is extinguished or forgotten, my love feeds on your love, beloved, and as long as you live it will be in your arms without leaving mine.
Traduzione
Se tu mi dimenticassi
Voglio che tu sappia
una cosa.
Tu sai com’è questa cosa:
se guardo
la luna di cristallo, il ramo rosso
del lento autunno alla mia finestra,
se tocco
vicino al fuoco
l’impalpabile cenere
o il rugoso corpo della legna,
tutto mi conduce a te,
come se ciò che esiste,
aromi, luce, metalli,
fossero piccole navi che vanno
verso le tue isole che m’attendono.
Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d’amarti a poco a poco.
Se d’improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
ché già ti avrò dimenticato.
Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere
che passa per la mia vita
e ti decidi
a lasciarmi alla riva
del cuore in cui ho le radici,
pensa
che in quel giorno,
in quell’ora,
leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.
Ma
se ogni giorno,
ogni ora
senti che a me sei destinato
con dolcezza implacabile.
Se ogni giorno sale
alle tue labbra un fiore a cercarmi,
ahi, amor mio, ahi mio,
in me tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne né si dimentica,
il mio amore si nutre del tuo amore, amato,
e finché tu vivrai starà tra le tue braccia
senza uscire dalle mie.
by Pablo Neruda
Vincent Van Gogh
Van Gogh. Capolavori dal Kröller Müller Museum – Otterlo
Faccio sempre ciò che non so fare, per imparare come va fatto. Vincent Van Gogh
Frida Kahlo
Frida Kahlo all’anagrafe Magdalena Carmen Frida Kahlo, nacque il 6 luglio del 1907 a Coyoacán è una delle 16 delegazioni di città del Messico.
Un evento drammatico, il 17 settembre del 1925, all’età di 18 anni cambiò terribilmente e totalmente la sua vita che la rinchiuse in una profonda solitudine fu vittima di uno spaventoso incidente stradale, tra un autobus in cui Frida stava viaggiando e un tram, l’autobus finì schiacciato contro il muro.
L’incidente
L’incidente causò danni gravissimi alla giovane donna, la colonna vertebrale si spezzò in tre punti nella zona lombare, la gamba sinistra riportò 11 fratture, il femore e le costole con lesioni gravi, inoltre il passamano dell’autobus le trafisse l’anca sinistra; il piede destro rimase slogato e schiacciato, la spalla sinistra lussata, e l’osso pelvico si spezzò in tre punti.
Così iniziò a dipingere
Frida subì 32 operazioni, per anni fu costretta a rimanere immobilizzata nel letto di casa con il busto ingessato. Un evento che ebbe solo l’arte come unico divertimento e immaginazione, lesse tantissimi libri, iniziò a dipingere, il suo primo lavoro fu un suo autoritratto, e così che a sua madre venne in mente di regalarle un letto a baldacchino con uno specchio sul soffitto, in modo che potesse vedersi. Iniziò così a dipingere una serie di bellissimi autoritratti.
Dipingo me stessa perché passo molto tempo da sola e sono il soggetto che conosco meglio.
Frida Kahlo scrisse a suo marito Diego:
Non ti chiedo di darmi un bacio.
Non scusarti con me quando penso che ti sbagliavi.
Non ti chiederò nemmeno di abbracciarmi quando ne ho più bisogno.
Non ti chiedo di dirmi quanto sono bella, anche se è una bugia,
né di scrivermi qualcosa di bello.
Non ti chiederò nemmeno di chiamarmi, per dirmi com’è andata la tua giornata.
Non dirmi che ti manco.
Non ti chiederò di ringraziarmi per tutto quello che faccio per te.
Non preoccuparti per me quando il mio umore è a terra,
e naturalmente non ti chiederò di sostenermi nelle mie decisioni.
Non ti chiederò nemmeno di ascoltarmi quando ho mille storie da raccontarti.
Non ti chiederò di fare nulla,
nemmeno di stare al mio fianco per sempre.
Perché se devo chiedertelo, allora non lo voglio più”
“Frida Kahlo”
Alda Merini
Folle, folle, folle di amore per te
Poesie per giovani innamorati
A pelle si sentono cose a cui le parole non sanno dare nome. A. Merini
Pablo Neruda
Poesie
Estratto
A cosa servono i versi se non a quella notte in cui un pugnale amaro ci esplora, a quel giorno, a quel crepuscolo, a quel cantuccio offeso dove il cuore stremato dell’uomo si prepara a morire? P. Neruda (1904-1973.
Libri per ragazziche parlano di viaggi stimolanti e pieni di avventure.
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