ADAGIO LOCATION FILM
Il film, prodotto da Lorenzo Mieli e Stefano Sollima, di The Apartment (società del gruppo Fremantle), Vision Distribution (società del gruppo Sky) e Alter Ego, in collaborazione con Sky e Netflix.
È stato distribuito da Vision il 14 dicembre.
Che genere di film è Adagio?
Il film Adagio dopo il trionfo al concorso della Mostra del Cinema di Venezia, giunge nelle sale con un cast di stelle che appaiono praticamente irriconoscibili.
“Adagio” è un thriller, ambientato a una Roma in fiamme, con interpretazioni sorprendenti da attori del calibro di Favino, Servillo, Mastandrea e Giannini.
Chi è il regista di Adagio?
L’artista dietro la serie è Stefano Sollima, lo stesso regista di Romanzo Criminale, Suburra, Acab e Sicario, che fa ritorno alle radici dopo una serie di esperienze americane. Il suo ritorno a casa è carico di tensione, adrenalina e un tocco di mistero, catturando gli spettatori sin dalla prima scena.
Per i protagonisti, la chiamata del regista Sollima rappresenta un’opportunità unica, dato il suo rinomato impegno nel realizzare cinema con set impegnativi e faticosi, ma allo stesso tempo potenti, come affermano all’unisono.
Qual è il tema che il regista vuole evidenziare nel film “Adagio”?
Il regista, lavorando sul set, ha descritto il film come un’epopea di anime potenti. Dietro gli inseguimenti e i conti col passato in questo noir del genere gangster movie, emerge un cuore intimo che suscita emozioni in tutti noi: il tema della paternità, nelle sue molteplici forme di amore e nei rapporti tra padri e figli.
Nonostante la presenza di vecchi criminali, nuovi delinquenti spinti dall’avidità, e una polizia corrotta, emerge anche la figura di un cuore puro incarnato da un ragazzo diverso, sensibile, tipico delle nuove generazioni. Questi giovani, pur apparendo svagati rappresentano la nostra speranza.
Il regista, in quanto padre, afferma di credere sinceramente in questo concetto.
In cosa il film “Adagio” si differenzia dagli altri film di Sollima?
Scritto da Stefano Sollima e Stefano Bisas, il film dipinge un affresco vibrante di azione, inseguimenti e colpi di scena in una Roma priva del suo iconico Colosseo. Gli incendi nei Castelli creano uno sfondo di caos, e la cenere avvelena l’aria della città.
Inquadrata dal basso della periferia, una Roma
surriscaldata accoglie i protagonisti, che si muovono come topi intrappolati: nervosi e pronti alla fuga. È difficile riconoscere in loro i re malavitosi di un‘epoca passata, ma qualcosa li riporta indietro nei ricordi, che avevano solo superficialmente cercato di rimuovere.
CAST PRINCIPALE DI “ADAGIO”
Adriano Giannini: Vasco
Pierfrancesco Favino: Cammello
Toni Servillo: Daytona
Valerio Mastandrea: Polniuman
Francesco Di Leva: Bruno
Lorenzo Adorni: Massimo
Silvia Salvatori: Silvia
Gianmarco Franchini: Manuel
REGIA: STEFANO SOLLIMA
SCENOGRAFIA: Paki Medura
MUSICHE: Subsonica
FOTOGRAFIA: Paolo Carnera
PAESE DI PRODUZIONE: Italia
PRODUTTORE: Fabio Carlà, Lorenzo Mieli, Ludovico Purgatori, Stefano Sollima
SCENEGGIATURA: Stefano Bises, Stefano Sollima
DURATA 127 min
ANNO 2023
TRAMA FILM “ADAGIO”
Dopo la tragica perdita della madre, Manuel si ritrova a condividere la sua vita con un padre anziano dal passato criminale, un tempo noto come Daytona, ma ora alle prese con la confusione mentale.
“Adagio” dipinge il quadro avvincente della vita di Manuel, un ragazzo di sedici anni in cerca di un po’ di gioia nella sua esistenza mentre si prende cura del padre anziano. Intrappolato in un ricatto, Manuel si ritrova coinvolto in una festa, incaricato di scattare fotografie a un enigmatico individuo. Tuttavia, tradito e sentendosi ingannato, decide di fuggire, scoprendosi così invischiato in intricati affari che superano di gran lunga la sua portata.
I suoi inseguitori, rivelatisi estremamente pericolosi, sono determinati ad eliminare ciò che considerano un testimone scomodo. In questo percorso pericoloso, Manuel cerca rifugio presso due ex criminali appartenenti alla Banda della Magliana, figure che conosce bene grazie al legame con suo padre. La storia si dipana in un intreccio avvincente, dove il ragazzo si trova a dover chiedere protezione a coloro che conosce dalla parte sbagliata della legge.
Quando è stato girato il film di Sollina Adagio?
Le riprese hanno avuto inizio a Roma il 5 settembre, coinvolgendo alcune strade vicino alla via Tiburtina, e si protrarranno per 9 settimane.
Dove è stato girato il film Adagio?
Il regista, sul set a settembre 2022, radunava centinaia di comparse per girare una grande scena alla Stazione Tiburtina, sotto un caldo pazzesco in linea con il clima della storia del film. Lungo via Prenestina, il Mandrione, e via Tiburtina, il caldo si riflette sull’asfalto, e l’aria diventa irrespirabile, creando una perfetta atmosfera da apocalisse.
ATTORE PIERFRANCESCO FAVINO
Il lavoro su Pierfrancesco Favino per trasformarlo nel personaggio “Cammello” è stato importante. Si è cercato di creare un aspetto di disperazione realistico, facendo indossare una canottiera invecchiata con acqua e sale e appariva quasi lisa a causa degli aloni stratificati di sudore.
La pellicola evidenzia non solamente l’eccezionale competenza del costumista, ma anche l’indiscutibile talento attoriale di Favino.
Particolari come gli occhi dilatati dal dolore e l’invecchiamento anticipato del personaggio, sono elementi che sottolineano la straordinaria capacità dell’attore di trasmettere con autenticità le emozioni del suo personaggio. Questi dettagli, infatti, arricchiscono la performance, rendendola intensamente realistica e coinvolgente.
ADAGIO LOCATION FILM
ROMA
STUDI DI CINECITTÀ
Cinecittà Studios ha riacquistato una rilevanza significativa sul palcoscenico internazionale, catalizzando l’attenzione dei principali organi di stampa e delle reti televisive nel settore cinematografico. Tra questi, The Economist, The Sunday Times, IDAT e The New York Times, che hanno espresso un vivo entusiasmo per gli studi ubicati nella capitale italiana.
Questo rinnovato interesse sottolinea l’importanza e l’influenza di Cinecittà Studios nel panorama cinematografico mondiale.
NEL FILM: sono stati usati set cinematografici all’interno degli studi di Cinecittà.
Indirizzo:
via Tuscolana, 1055, 00173 Roma RM.
ROMA
Via Renato Cesarini è una strada situata nel quartiere EUR di Roma, noto per la sua architettura razionalista e per essere uno dei centri di affari della città.
Questa zona è ricca di uffici, negozi e residenze, oltre a ospitare importanti istituzioni come il Palazzo della Civiltà Italiana. La via è facilmente accessibile tramite i mezzi pubblici, con diverse linee di autobus che servono l’area.
NEL FILM: utilizzata come location per essere l’abitazione Daytona.
Indirizzo: Via Renato Cesarini, 00142 Roma, RM.
ROMA
STAZIONE TIBURTINA
La nuova stazione progettata dall’architetto Paolo Desideri, si caratterizza per la sua copertura a onda, che si estende per oltre 300 metri e crea un effetto di leggerezza e dinamismo.
La stazione offre ai viaggiatori numerosi servizi, tra cui negozi, ristoranti, aree relax e parcheggi. È una delle più importanti e moderne della capitale italiana.
La sua storia inizia nel 1866, quando fu inaugurata come parte della linea ferroviaria Roma-Sulmona-Pescara. Da allora, la stazione ha subito diverse trasformazioni e ampliamenti, fino a diventare un punto nevralgico del trasporto pubblico e privato.
NEL FILM: colpi di pistola e gente in fuga, un grande set cinematografico.
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ROMA
OSPEDALE FORLANINI
L‘Ospedale Carlo Forlanini a Roma, fondato negli anni ’20 per la cura dei pazienti affetti da tubercolosi, è stato chiuso nel giugno 2015, con le sue funzioni trasferite ad altri ospedali nella zona. Intitolato a Carlo Forlanini, ispirato del Premio Nobel Robert Koch, durante un periodo in cui non erano disponibili antibiotici efficaci per la tubercolosi.
La Confederazione Fascista degli Industriali sostenne il progetto nel 1928 con un contributo di tre milioni di lire. Inizialmente chiamato “Istituto Benito Mussolini”, il sanatorio fu inaugurato nel dicembre 1934 con la presenza di Benito Mussolini e successivamente visitato da Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena nel 1936.
Chiuso nel 2015, l’eredità dell’Ospedale Carlo Forlanini vive attraverso la sua storia di dedizione alla lotta contro la tubercolosi e la sua importanza come istituzione sanitaria nella storia italiana.
Indirizzo: Piazza Carlo Forlanini, 1 Roma.
ROMA
PIAZZA D’ARACOELI
La Piazza d’Aracoeli è una delle più antiche e suggestive di Roma, situata ai piedi del Campidoglio e dominata dalla Basilica di Santa Maria in Aracoeli. La sua storia è ricca di avvenimenti storici, artistici e religiosi che ne fanno un luogo di grande fascino e bellezza.
“Questa è l’ara del figlio di Dio”: da qui il nome di Ara Coeli.
Qui si possono ammirare monumenti come il Palazzo Senatorio, il Palazzo Nuovo, il Vittoriano e la Fontana dell’Acqua Felice. La piazza è anche famosa per ospitare ogni anno il tradizionale presepe dei frati francescani e la statua lignea del Santo Bambino di Aracoeli, venerata dai fedeli per i suoi miracoli.
Indirizzo: via del Teatro Marcello, Roma.
PIAZZA DEL GESÙ
Piazza del Gesù costituisce una delle piazze più emblematiche del centro storico di Roma, trae il suo nome dall’adiacente chiesa dell’ordine dei gesuiti. La chiesa del Gesù e la sua piazza circostante rappresentano, quindi, non solo un sito di valore religioso, ma anche un punto di connessione tra la Roma antica e quella rinascimentale.
Nell’area della piazza, fino a piazza Grazioli, sorgeva in passato il Portico dei Due Divi, una vasta piazza porticata voluta da Domiziano per onorare il fratello Tito e il padre Vespasiano, nel luogo in cui i due divi avevano alloggiato prima di celebrare il trionfo.
La consacrazione della chiesa risale al 1584, e nel 1590 si procedette alla decorazione delle cappelle laterali, utilizzando i marmi provenienti dalle Terme di Tito. Tale impiego di materiali pregiati testimonia l’uso di reperti provenienti dall‘antichità romana per la realizzazione di opere artistiche nel periodo rinascimentale.
NEL FILM: si vede la piazza e la Chiesa del Gesù nelle riprese del film.
Indirizzo: Roma Piazza del Gesù, 48 – CAP 00186
ADAGIO LOCATION FILM
LARGO ARGENTINA
Largo di Torre Argentina è una piazza che ospita nel suo centro l’area sacra con i resti di quattro templi romani risalenti all’età repubblicana. Il nome della piazza deriva dalla Torre Argentina, così chiamata in onore di Johannes Burckardt, che fu maestro di cerimonie per ben cinque papi a partire dal 1483.
NEL FILM. le riprese sono avvenute nelle vicinanze dell’Area Sacra.
Indirizzo: Largo di Torre Argentina, 00186 Roma RM.
ROMA
GALLERIA SPADA
La Galleria Spada, situata nel cuore di Roma, è ospitata all’interno del rinascimentale Palazzo Spada e rappresenta un tesoro d’arte barocca. Famosa per la sua collezione di pitture del XVI e XVII secolo, la galleria è anche nota per la finta prospettiva del Borromini, un inganno visivo che fa sembrare la galleria più lunga di quanto sia in realtà.
Questo luogo di cultura è gestito dal Ministero per i beni e le attività culturali e continua a incantare visitatori da tutto il mondo con la sua storia e le sue opere d’arte.
NEL FILM: è il luogo in cui è situata la discoteca in cui si reca Manuel.
Indirizzo: 13, Piazza Capo di Ferro, 00186 Roma RM.
ROMA
VIALE CASTRENSE
La Via degli Orti è rinomata per essere stata una delle location chiave nel celebre film “Fantozzi” del 1975, diretto da Luciano Salce. In particolare, il balcone situato in questa strada è diventato iconico grazie alla memorabile scena in cui il leggendario ragionier Ugo Fantozzi si lancia dal balcone per prendere al volo l’autobus che lo porterà al lavoro.
Questo emblematico cavalcavia, situato nella zona di San Giovanni, ha visto anche altre produzioni cinematografiche, come nel film “Adagio”, dove è stato utilizzato per riprese sia sopra che sotto di esso.
NEL FILM: sotto il cavalcavia nel film si trova la casa di Cammello.
Indirizzo: Via degli Orti Variani, Roma.
ROMA
QUARTIERE TOR TRE TESTE
Tor Tre Teste è un quartiere situato nella zona est di Roma, compreso tra via Prenestina e via Casilina, con una popolazione di circa 12.000 abitanti e notevoli aree verdi.
Il nome deriva da un bassorilievo in travertino che raffigura tre teste, di cui una femminile velata, adornano la facciata della chiesetta seicentesca dedicata a sant’Anna, posizionata circa al 9° chilometro della via Prenestina.
La sicurezza emerge come una delle principali preoccupazioni dei residenti, che segnalano frequentemente casi di criminalità e degrado.
Per affrontare tali problematiche, il quartiere necessita di un incremento della presenza delle forze dell’ordine, di una miglior illuminazione pubblica. Punti di interesse includono un suggestivo parco, un campo dedicato ad Atletica e Rugby e la chiesa delle “vele”.
L’implementazione di tali miglioramenti contribuirebbe a rendere Tor Tre Teste un luogo più sicuro e accogliente per la sua comunità.
NEL FILM: scene girate a largo Serafino Cevasco.
NEL FILM: in via Viscogliosi, sono state girate alcune scene dove il sabato mattina si tiene il mercato.
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I LUOGHI DEL FILM “ADAGIO”
LA MIA OPINIONE
Il cinema italiano contemporaneo sta vivendo una rinascita grazie a una sperimentazione coraggiosa e innovativa, come dimostrato dai successi di film come “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e altri titoli come “Le otto montagne“, “La stranezza” e “L’ultima notte di Amore“.
In questo panorama, “Adagio” emerge come una pellicola sfaccettata, situata tra thriller e dramma esistenziale, sorprendendo per la trama avvincente e la rappresentazione accurata dell’Italia contemporanea.
La narrazione del film parte da un inizio apparentemente casuale, rivelando poi una trama più profonda che coinvolge ogni elemento con una calma inesorabile, incarnata dall'”adagio”. Stefano Sollima, regista di fama, dimostra la sua abilità nel dirigere attori eccezionali, spingendoli oltre le loro zone di comfort.
La cura maniacale dei dettagli, come l’uso di lenti nere per alterare l’aspetto degli occhi di Adriano Giannini, sottolinea la precisione della regia.
L’atmosfera del film avvolge lo spettatore, creando un senso di pathos per i personaggi, mentre il fuoco si diffonde dalla periferia e la stazione Tiburtina diventa il centro focale del film “Adagio”. Rappresenta un’opera che va oltre le definizioni di genere, contribuendo al rinnovato interesse per il cinema italiano contemporaneo.
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