Agata Oleksiak nome d’arte Olek
Chi è l’artista che riveste opere e oggetti all’ uncinetto rendendoli unici e spettacolari?
È la domanda che ci poniamo quando vediamo uno dei suoi lavori:
Agata Oleksiak nome d’arte Olek, artista con un talento straordinario considerata una delle più brave dell’Urban Knitting: un tipo di street art che si realizza con lana o stoffa colorata lavorata a uncinetto oppure a maglia, tecnica utilizzata per avvolgere oggetti e opere spesso posizionati in spazi pubblici (piazze, strade, parchi) nelle città. Per Olek arte e vita sono indissolubilmente legate fra loro, e questo si riflette nelle sue opere che sono piene di emozioni, ricordi, e intuizioni.
BIOGRAFIA AGATA OLEKSIAK NOME D’ARTE OLEK
Nata in Polonia nella città Ruda Śląska nel 1978: fin da piccola mette in mostra un forte interesse per i colori e pennelli che nell’adolescenza si manifesta anche nella creatività unita a un singolare talento artistico, così da laurearsi nel 2000 nell’Università Adam Mickiewicz di Poznań una delle migliori università polacche, situata nella città di Poznań.
Nel 2003 si trasferisce negli Usa e sperimenta per la prima volta la tecnica all’uncinetto e fu subito un successo, le sue creazioni ricevettero ottime critiche presso la Williamsburg Arts and Historical Society Surrealist.
L’artista Olek ha divulgato ed esposto negli Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Brasile, Turchia, Francia, Italia, Spagna, Finlandia, Svezia, Polonia e Costa Rica.
Sono una persona con due spiriti; una figlia delle streghe che non hanno bruciato; una critica d’arte fallita e un artista autodidatta Olek.
URBAN KNITTING IN ITALIA
In Italia l’Urban Knitting, conosciuto anche con il nome Yarn bombing, oppure Graffiti Knitting, compare per la prima volta in sordina nel 2012 a Pistoia, ma è nel 2014 a Genova con il progetto “Intrecci Urbani” che ottiene un forte impatto emotivo e turistico, infatti più di mille artisti hanno lavorato e realizzato moltissime installazioni trasformando la città in un museo a cielo aperto.
Qual è l’opera più famosa di Olek?
L’opera più famosa è il Charging Bull, detto il Toro di Wall Street, realizzata dall’italiano Arturo Di Modica, è una delle più conosciute di New York, è anche l’opera che ha fatto conoscere a livello mondiale la street artist Olek.
Natale 2010 l’artista Polacca porta un po’ di colore nella grigia e austera Wall Street, Olek ricopre interamente l’opera di Arturo Di Modica con della maglia colorata rosa, viola e nero lavorata a uncinetto; anche se l’installazione non è durata molto infatti poche ore dopo con l’arrivo di alcuni sorveglianti fu tolta, ma nonostante ciò si fece notare da molti giornalisti da essere citata in diversi articoli, una bella pubblicità per un’artista emergente.
Agata Oleksiak nome d’arte Olek
SECONDO LA FILOSOFIA DI OLEK
Penso che l’uncinetto, e il modo in cui uso quella tecnica, sia una metafora della complessità e dell’interconnessione del nostro corpo, dei suoi sistemi e della psicologia. Quando sono connessi, i fili sono più forti di quando sono separati, ma, se ne tagli uno, l’intero sistema cadrà a pezzi. Olek
Quali sono le cinque opere più belle di Olek?
Rispondere a questa domanda è molto complicato perché le opere d’arte di Olek sono tutte molto belle, tuttavia posso fare l’elenco delle opere più importati dell’artista.
LE CINQUE OPERE PIÙ IMPORTANTI AL MONDO DI OLEK
Spettacolo d’Arte: “Guardiamo il Tramonto e Parliamo dei nostri Sogni”
Olek 2019: Museum of Now Edizione di Berlino
Opera d’Arte: lavoro all’uncinetto: ha ricoperto un’intera locomotiva e altri due vagoni ferroviari con lana colore arcobaleno, nella città di Lodz, in Polonia nel 2013.
Opera d’Arte: “Omaggio a Keith Haring”
Creato a New York 2011
Keith Haring: artista americano nato il 4 maggio del 1958 a Pennsylvania, scomparso nel Febbraio del 1990 a New York; la sua arte era considerata una sorta di graffiti che nel tempo sono diventate un’espressione visiva ampiamente riconosciute.
Molti dei suoi lavori racchiudono delle allusioni sessuali che si sono trasformate in attivismo sociale, usando le immagini per sostenere il sesso sicuro.
Where you have come from is why you are going places. Olek
Opera d’Arte: “Homeless Shelter”
St + Art Delhi 2015,
L’artista ha coperto l’intero centro di accoglienza per donne a Delhi in India, per far sapere a quante più persone possibile che questo problema esiste, e che qualcosa deve essere fatto.
Keep Calm & Eat My Cock. Olek
Opera esposizione: “I do not expect to be a mother but I do expect to die alone” citazione by Tracey Emin.
Tony’s Gallery London 2012, prima mostra nel Regno Unito di Olek.
Tracey Emin: nata a Croydon il 3 luglio del 1963, conosciuta per le sue opere di arte contemporanea, che raccontano le sue confessioni nude e crude, una delle più cruenti viene esposta alla British Art nel 1999, opera chiamata “My Bed”:
l’opera mostrava il suo letto disfatto, con lenzuola e biancheria sporca, preservativi usati e bottiglie di vodka vuote; il letto dove aveva passato alcune settimane nel 1998 a bere, fumare e a fare sesso, dovuta al disagio di un amore perduto.
RICONOSCIMENTI DELL’ARTISTA OLEK
- 2011: Sculpture In Situ, Premio Artaq, Parigi, Francia
- 2011: FONDO LMCC Grant per performance in spazi pubblici, New York, Stati Uniti
- 2008: vincitore del concorso commerciale PBS della galleria Apex Art, New York, Stati Uniti
- 2007: US Artists International, supporto per le arti dello spettacolo a festival internazionali, Stati Uniti / Polonia
- 2004: Premio commemorativo per la scultura Ruth Mellon. The National Arts Club, New York, Stati Uniti
Le relazioni fra le cose sono complesse e possono variare molto da situazione a situazione. Sono percorsi evolutivi di crescita e trasformazione. Il tempo passa, le grandi distanze vengono superate e il tessuto di cui sono composti gli individui si crea e si dipana contemporaneamente. Agata Oleksiak
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Fonte: Pinterest
Fonte: Wikipedia
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