“MORTE A VENEZIA” LOCATION
Il Lido, quella sottile striscia di terra di 11 km di fronte a Venezia, evoca immediatamente il film “Morte a Venezia” di Luchino Visconti. Nel corso degli anni, potrebbe aver perso un po’ del suo antico fascino, ma rimane una meta balneare affascinante, ricca di storia. Quando attraversi la laguna e metti piede sull’isola, ti immergi in un luogo rilassante, completamente diverso dall’animato caos di Venezia.
LA STORIA DI LUCHINO VISCONTI
Infatti, il Lido di Venezia prende vita durante il Festival del Cinema e nei mesi estivi, quando le giornate sono calde e vivaci. Tuttavia, per vivere un’atmosfera simile a quella del passato, bisogna fare un salto indietro nel tempo, fino a quando più di 30.000 crociati in partenza per la Terra Santa si sono riuniti qui.
POETI A VENEZIA
Per lungo tempo, il Lido è rimasto un posto tranquillo, abitato principalmente da pescatori, e altre centinaia di persone.
Questa tranquillità ha ispirato poeti come Goethe e Byron. Successivamente, anche Thomas Mann (1875-1955) ha seguito le loro orme e ha scritto il suo racconto, che in seguito ha portato al film “Morte a Venezia“.
Quindi, il Lido di Venezia è un luogo intriso di storia, dove il passato e il presente si fondono in un’esperienza veramente unica.
TRAMA DEL FILM “MORTE A VENEZIA”
Nella Venezia del 1911, il compositore Gustav von Aschenbachgiunge all’Hotel des Bains per riprendersi da una recente crisi cardiaca. Qui, il protagonistadelfilm rimane rapito dalla bellezza del giovane polacco di nome Tadzio, che frequenta regolarmente la spiaggia dell’hotel.
Aschenbach si innamora profondamente del ragazzo, scatenando in lui una crisi interiore. Da un lato, cerca di reprimere questi sentimenti, ma dall’altro, desidera viverli appieno.
L’AMORE PER TADZIO
Nonostante sia a conoscenza dell’epidemia di colera che sta diffondendosi a Venezia, Aschenbach decide di non lasciare la città, poiché l’amore per il giovane Tadzio è più forte. A volte, cede a queste emozioni, arrivando persino a tingere i capelli e a truccarsi pesantemente nel tentativo di sembrare più giovane.
Con il peggiorare della sua salute, trascorre gli ultimi momenti della sua vita sulla spiaggia del Lido, osservando in silenzio il suo amato Tadzio.
CAST PRINCIPALE DEL FILM
“MORTE A VENEZIA”
Dirk Bogarde: Gustav von Aschenbach
Romolo Valli: direttore dell’albergo
Marisa Berenson: signora von Aschenbach
Carole André: Esmeralda
Silvana Mangano: madre di Tadzio
Franco Fabrizi: barbiere
Antonio Apicella: il girovago
Mark Burns: Alfred
Sergio Garfagnoli: Jaschu, giovane polacco
Ciro Cristofoletti: ragazzo dell’hotel
Luigi Battaglia: Scapegrace
Leslie French: agente di viaggi
REGIA: LUCHINO VISCONTI
SOGGETTO: Thomas Mann
SCENEGGIATURA: Nicola Badalucco e Luchino Visconti
PRODUTTORE: Luchino Visconti
FOTOGRAFIA: Pasquale De Santis
CASA DI PRODUZIONE: Warner Bros
MUSICHE: Gustav Mahler, Franz Lehar, Modest Petrovic, Musorgskij e Ludwig van Beethoven.
SCENOGRAFIA: Ferdinando Scarfiotti
ANNO: 1971
HOTEL DES BAINS LOCATION
L’Hotel des Bains, un lussuoso grande albergo in stile Belle Époque che aveva aperto nel 1905. In breve tempo, diventò una meta popolare per le famiglie più ricche d’Europa che vi trascorrevano l’estate in un clima piacevole.
NEL FILM: durante le sue vacanze, Thomas Mann incontrò un giovane nobile polacco di nome Wladyslaw Moes all’Hotel des Bains.
Indirizzo: Lungomare Guglielmo Marconi, 17, 30126 Venezia VE.
IL ROMANZO MORTE A VENEZIA
Questo incontro affascinò lo scrittore, che aveva segretamente affrontato la sua inclinazione omosessuale per gran parte della sua vita. Fu in seguito a questo incontro che iniziò a scrivere il racconto. Quando fu pubblicato nel 1912, “Morte a Venezia” causò un certo scandalo, perché l’autore molto famoso del romanzo “I Buddenbrook” (1923), aveva affrontato inaspettatamente il tema proibito dell’amore tra un uomo e un giovane.
LUCHINO VISCONTI
Negli anni ’50, il regista Luchino Visconti, che aveva sviluppato una stretta amicizia con Thomas Mann, era un esperto appassionato di letteratura. Fin dai primi tempi del suo film del 1943, “Ossessione” , che si ispirò al romanzo “Il postino suona sempre due volte” di James M. Cain, e anche film il Gattopardo
LA SCELTA DELLA LOCATION
Nel 1970, Luchino Visconti ha preso in affitto l’intero “Hotel des Bains”, la storica location del suo film, e con grande dedizione e attenzione ai dettagli, lo ha riportato al suo antico splendore.
LA SCELTA DEGLI ATTORI
Visconti ha fatto una scrupolosa ricerca degli attori per i ruoli principali e ha selezionato l’attore inglese Dirk Bogarde per interpretare il compositore Gustav von Aschenbach. Quest’ultimo è un uomo che ha sempre condotto una vita estremamente disciplinata, ma che ora si trova travolto da una passione mai provata prima.
Per il ruolo di Tadzio, il bellissimo e giovane ragazzo polacco, Visconti ha fatto audizioni in tutta Europa, eseguendo un notevole numero di provini, e alla fine ha trovato il quindicenne Björn Andresen a Stoccolma.
MORTE A VENEZIA LOCATION
Thomas Mann ha descritto Venezia come una città incredibile, un luogo da raggiungere via mare perché arrivare alla stazione via terra sarebbe stato come entrare in una casa dalla porta di servizio. Ecco perché Gustav von Aschenbach, interpretato da Dirk Bogarde, giunge a Venezia a bordo di una barca a vapore per rilassarsi in città.
NEL FILM: Mentre Gustav von Aschenbach è seduto su una sedia a sdraio sul ponte della nave, osserva il Campanile e le cupole della Chiesa di Santa Maria della Salute, il campanile emergere quasi in modo irreale dalla nebbia del mattino. Ma, non appena sbarca, la realtà crudele lo accoglie.
NEL FILM: Prima, deve affrontare un anziano donnaiolo dai modi eccentrici, con un trucco vistoso. Poi, si imbatte in un gondoliere indeciso che lo porta direttamente al Lido, invece che alla stazione dei vaporetti, situato di fronte al Palazzo del Doge.
Indirizzo: P.za San Marco, 1, 30124 Venezia VE.
HOTEL DES BAINS LOCATION
CAMERA 308 LOCATION
NEL FILM: la camera 308 all’Hotel des Bains è un luogo tranquillo con una splendida vista su Venezia. Di sera, gli ospiti scendono nella hall dell’hotel, aspettando la cena, mentre la musica da camera li delizia.
NEL FILM: Gustav von Aschenbach nota per la prima volta Tadzio, un giovane biondo di straordinaria bellezza. Tadzio è lì in vacanza con la sua famiglia polacca, comprese le sorelle, la governante e sua madre, una contessa.
Indirizzo: Lungomare Guglielmo Marconi, 17, 30126 Venezia VE.
La bellezza di Tadzio affascina Aschenbach al punto che non riesce a distogliere lo sguardo da lui, sia quella sera nel salone che il giorno successivo in spiaggia. È soprattutto l’ambientazione con le “campane,” le lunghe file di cabine in stile antico, e il sole che illumina il viso del ragazzo a creare il contesto perfetto.
STUDI DI CINECITTÀ LOCATION
(LA BIGLIETTERIA)
L’ossessione di Aschenbach per Tadzio cresce rapidamente, anche se il clima soffocante e i venti di scirocco che soffiano sull’isola non fanno bene alla sua salute.
NEL FILM: Aschenbach, decide quindi di partire in fretta, ma alla stazione (le scene nell’atrio della biglietteria sono state girate negli studi di Cinecittà), gli recapitano il bagaglio sbagliato. In seguito a ciò, con una sorta di rassegnazione quasi felice, si arrende al destino e decide di rimanere.
Indirizzo: Via Tuscolana, 1055, 00173 Roma RM.
TEATRO “LA FENICE”
Nonostante le voci sull‘epidemia di colera a Venezia e gli sforzi delle autorità per tenerla nascosta, Aschenbach non cambia idea. Decide di non dire niente a Tadzio, che lo segue in silenzio fino al teatro “La Fenice”.
L’aria è densa di odori di acido fenico, disinfettanti e fumo, ma tutti questi sforzi contro il colera sembrano inutili.
NEL FILM: Aschenbach è ormai completamente travolto dai suoi sentimenti per Tadzio, ma non può resistere al fascino di Venezia, una città sulla laguna che è segnata dalla morte.
Indirizzo: Campo S. Fantin, 1965, 30124 Venezia VE.
SINFONIA DI GUSTAV MAHLER
Visconti accompagna le immagini e le lunghe riprese con le struggenti note della terza e della quinta sinfonia di Gustav Mahler. Questa scelta è in sintonia con lo stesso Thomas Mann, che aveva caratterizzato il suo protagonista con tratti appassionati e austeri del compositore, dopo aver appreso con commozione che Mahler si trovava in punto di morte.
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