DUNA-PARTE DUE LOCATION
Denis Villeneuve introduce nuovi mondi e sfide nella seconda parte della saga
IL VIAGGIO DI DENIS VILLENEUVE IN UN NUOVO UNIVERSO
Il regista Denis Villeneuve si lancia in un nuovo territorio con l’adattamento del romanzo di Frank Herbert, “Dune”. Per il secondo capitolo della saga cinematografica, Villeneuve esplora nuove ambientazioni e sfide narrative, regalando agli spettatori un’esperienza visiva senza precedenti.
ROMANZO DI FRANK HERBERT
UN LAVORO DI SCENOGRAFIA E DESIGN
Il lavoro di scenografia e design per “Dune – Parte Due” è stato eccezionale. Patrice Vermette, lo scenografo, ha creato nuovi veicoli e ambienti unici, garantendo che ogni set fosse una creazione originale. Uno dei set più straordinari è stata la Grotta degli Uccelli, un rifugio poetico per i Fremen scolpito nelle rocce.
ESPLORANDO L’ITALIA: TOMBA BRION COME SCENARIO UNICO
La troupe di “Dune – Parte Due” ha fatto tappa anche in Italia, con una visita alla suggestiva Tomba Brion progettata da Carlo Scarpa. Questo luogo architettonico unico ha ispirato parte dell’architettura di Caladan nel primo film. La famiglia Brion ha concesso il permesso di girare sul posto, aggiungendo un tocco di autenticità alla produzione.
Un’Epopea d’Amore e Avventura
Nonostante la grandiosità delle ambientazioni e degli effetti speciali, “Dune – Parte Due” è innanzitutto una storia d’amore. Denis Villeneuve mira a immergere gli spettatori nella relazione tra i protagonisti Paul e Chani, trasmettendo l’essenza emotiva del romanzo attraverso uno spettacolo visivo straordinario.
Con “Dune – Parte Due”, Villeneuve e il suo team trasportano gli spettatori in un viaggio epico attraverso mondi inesplorati e avventure mozzafiato, garantendo un’esperienza cinematografica indimenticabile.
SPETTACOLO VISIVO EMOZIONANTE
Denis Villeneuve introduce nuovi mondi e sfide nella seconda parte della saga
DUNE-PARTE DUE LOCATION
Girare con un team numeroso in location complicate ha rappresentato una sfida logistica considerevole. Tuttavia, il risultato finale è un trionfo visivo, con immagini che catturano l’essenza del romanzo di Herbert.
La seconda parte della saga di “Dune” offre agli spettatori un viaggio emozionante attraverso nuovi mondi, Denis Villeneuve si immerge in territori inesplorati, portando il pubblico in luoghi straordinariamente diversi.
Dune – Parte Due: Ambientazioni
Le location selezionate per “Dune – Parte Due” sono state scelte con cura per trasportare gli spettatori in mondi fantastici e surreali. Dalle dune desertiche di Arrakis alle grotte misteriose dei Fremen, ogni ambiente è stato realizzato con un occhio per il dettaglio.
Un’Esperienza Cinematografica Straordinaria
In definitiva, le location di “Dune – Parte Due” sono state non solo sfondi scenici, ma veri e propri personaggi nella storia. Esplorare questi mondi fantastici ha arricchito l’esperienza cinematografica.
CAST DEL FILM DUNE: PARTE DUE
Giusi Merli: Reverenda Madre Ramallo
REGIA: Denis Villeneuve
FOTOGRAFIA: Greig Fraser
SCENOGRAFIA: Patrice Vermette
MUSICHE: Hans Zimmer
MONTAGGIO: Joe Walker
PRODUTTORE: Denis Villeneuve, Cale Boyter, Joseph M Caracciolo
SCENEGGIATURA: Denis Villeneuve, Jon Spaihts
CASA DI PRODUZIONE: Villeneuve Films, Warnes Bros
PAESE: Stati Uniti d’ America, Canada
DURATA: 165 min
ANNO: 2024
L’Utilizzo del Bianco e Nero in Dune-Parte Due: Una Scelta Stilistica Riflessiva
Il sequel diretto da Denis Villeneuve, Dune-Parte Due, ha ottenuto acclamazioni dalla critica e successo al botteghino. Caratterizzato da un cast stellare e effetti speciali straordinari, il film narra di epiche battaglie nel deserto, feroci complotti intergalattici e giganteschi vermi sotterranei.
Nel film, una delle scelte stilistiche più distintive è l’utilizzo del bianco e nero per rappresentare il pianeta Giedi Prime, dimora degli Harkonnen. Questa decisione è stata argomentata dal regista Denis Villeneuve in una lunga intervista a Moviefone.
Villeneuve ha spiegato che l’ispirazione per questa scelta proviene dal libro di Frank Herbert, evidenziando come l’ecosistema influenzi profondamente la psiche umana nel romanzo.
LA LUCE COME RIFLESSO DELLA PSICHE
Il regista ha approfondito il concetto spiegando che la luce solare su Giedi Prime è stata utilizzata per dare un’indicazione della psiche dei personaggi Harkonnen. Invece di rivelare i colori, la luce solare crea un mondo in bianco e nero, enfatizzando l’ambiente disconnesso e artificiale del pianeta.
INTERPRETAZIONE DELLA REALTÀ
Questa scelta intende fornire al pubblico informazioni cruciali sulla percezione della realtà da parte degli abitanti di Giedi Prime, sulla struttura politica e sui valori culturali di questa società. Il risultato è un’atmosfera inquietante che sottolinea la brutalità e la primitività della cultura Harkonnen.
Dove è stato girato Dune-Parte Due?
La parte 2 del film Dune con Timothée Chalamet è stato girato in Giordania, Budspest e Italia.
GIORDANIA
(DESERTO GIORDANO)
Per garantire un realismo senza compromessi, il regista ha insistito sulle location del film come essenziali per la credibilità. Così, le dune desertiche di Arrakis sono state catturate nell’incantevole scenario del deserto giordano, conferendo al film un’impronta surreale. Le possenti dune e gli spazi infiniti contribuiscono a trasmettere in modo tangibile l’aridità e l’immensità del pianeta desertico.
DUNE-PARTE DUE LOCATION
GIORDANIA
(WADI RUM)
La maestosa e suggestiva Wadi Rum, conosciuta anche come la “Valle della Luna”, situata in Giordania, si è dimostrata essere una location straordinaria e perfetta per fungere da sfondo agli scenari epici di Arrakis nella seconda parte di Dune.
Questa valle rocciosa, patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO, con le sue formazioni rocciose uniche e le distese di sabbia senza fine, ha offerto uno scenario unico che ha dato vita all’ambientazione surreale richiesta dal film “Dune”.
Non è solo una location cinematografica, ma un luogo intriso di magia e fascino che ha reso ancora più coinvolgente l’universo cinematografico di Arrakis.
DUNE-PARTE DUE LOCATION
ITALIA
TREVISO
(TOMBA BRION TRIESTE)
Il Memoriale, commissionato in seguito alla prematura scomparsa di Giuseppe Brion, il fondatore e proprietario di Brionvega, da sua moglie Onorina Tomasin-Brion, fu progettato dall’architetto Carlo Scarpa e realizzato nel periodo compreso tra il 1970 e il 1978, anno in cui lo stesso Scarpa morì.
Inizialmente, la famiglia aveva acquisito soltanto un modesto appezzamento di terreno nelle vicinanze del cimitero di Altivole; successivamente, ulteriori lotti furono aggiunti, portando infine l’estensione complessiva del sito a 2400 metri quadrati.
Alcune sequenze del film sono state girate in Italia, presumibilmente per conferire autenticità a specifiche ambientazioni o per arricchire la narrazione con dettagli particolari. La troupe cinematografica ha dovuto affrontare una produzione veloce in questa straordinaria location: la Tomba Brion, opera del celebre architetto Carlo Scarpa, situata a Treviso.
Patrice Vermette, lo scenografo del film del franchise di Dune diretto da Denis Villeneuve, ha contattato la famiglia Brion per chiedere il permesso di girare alcune scene nel loro Memoriale. Poiché la famiglia conosceva e amava sia il romanzo di Dune che il film, hanno acconsentito.
PATRICE VERNETTE SCENOGRAFO
Vermette ha ritenuto che la location fosse perfetta per il film e ha aggiunto solo alcuni mobili per creare l’ufficio della principessa Irulan. Questa decisione evidenzia la capacità degli scenografi di sfruttare al meglio gli ambienti naturali e integrarli con gli elementi necessari per la narrazione del film.
NEL FILM: vediamo la principessa Irulan nel suo studio.
Indirizzo: Via Santa Maria Maddalena, 34149 Trieste TS
EMIRATI ARABI UNITI
(OASI DI LIWA)
Alcune riprese sono state realizzate negli Emirati Arabi Uniti, precisamente nell’Oasi di Liwa, situata a poche ore di distanza da Abu Dhabi. Questa scelta ha contribuito a creare l’ambientazione unica e affascinante del pianeta desertico nel film.
La location si trova nella parte occidentale degli Emirati, ai confini dell’Empty Quarter, uno dei deserti più vasti al mondo, con un’area di circa 650.000 chilometri quadrati.
Ho progettato tutte le riprese in base al paesaggio.
DUNE-PARTE DUE LOCATION
BUDAPEST
(ORIGO FILM STUDIOS)
Negli studi di Budapest, estesi su una superficie di quasi 930.000 metri quadrati, sono stati accuratamente ricreati i set del pianeta degli Harkonnen in bianco e nero. Questi ambienti interni sono stati utilizzati per rappresentare il suggestivo pianeta Arrakis, una scelta che si è rivelata essenziale considerando la complessità di trovare luoghi adatti altrove.
Il regista, durante le discussioni sugli studi, ha sottolineato l’opportunità offerta allo scenografo Premio Oscar Vernette di progettare e realizzare i set in scala per Giedi Prime e la tenda imperiale.
Indirizzo: Budapest, Felsőkert u. 9, 1151 Ungheria.
DUNE-PARTE DUE LOCATION
NORVEGIA
STADLANDET
(Ambientazione pianeta Caladian)
La penisola di Stad, conosciuta anche come Statt o Stadt e nota come Stadlandet, è situata nella parte nord-occidentale della contea di Vestland, in Norvegia. Convenzionalmente, la parte terminale della penisola è considerata la demarcazione tra il Mare del Nord a sud e il Mare di Norvegia a nord.
La scelta di Stadlandet, in Norvegia, come location nel film “Dune”, è stata una scelta ovvia, in quanto la penisola rispecchia perfettamente la descrizione del pianeta nativo Caladan. Caladan è la dimora della Casa Atreides per 26 generazioni prima di assumere il controllo di Arrakis, come descritto nel romanzo di Frank Herbert.
CURIOSITÀ
- L’Oasi di Liwa è stata utilizzata anche come location per la saga di Guerre Stellari (Star Wars) del 2015, per rappresentare il pianeta desertico di Jakku.
- Nel Memoriale Brion, Carlo Scarpa, l’architetto responsabile del progetto, è sepolto insieme alla moglie Nini Lazzari in un punto discreto che congiunge la sua monumentale creazione con il vecchio cimitero del paese.
- Austin Butler ha messo su quasi 12 kg per ottenere la parte.
- Il budget stimato del film si aggira leggermente al di sotto dei 300 milioni di dollari, comprendenti anche una spesa di 100 milioni di dollari destinati a marketing e promozione.
LEGGI ANCHE: GUERRE STELLARI
SEGUICI SU INSTAGRAM
Nota: Alcuni link su questo blog sono link di affiliazione. Ciò significa che, se fai clic su uno di questi link e fai un acquisto, potrei guadagnare una piccola commissione senza costi aggiuntivi per te. Queste commissioni contribuiscono a sostenere il mio lavoro nel mantenere questo blog informativo e aggiornato. Grazie per il tuo supporto!”
Nessun atto di gentilezza, per piccolo che sia, è mai sprecato. Esopo